THE CONTENDER G.Oldman-J.Allen-J.Bridges-C.Slater
VHS
THRILLER / GIALLO
ANNO: 2001
REGISTA: ROD LURIE
ATTORE 1: GARY OLDMAN
ATTORE 2: JOAN ALLEN
CASA PRODUZIONE: CVC
DURATA: 131 min
THE CONTENDER è un thriller politico avvincente, compatto e ben strutturato in quasi tutte le sue parti. Il film denuncia apertamente i pesanti giochi di potere che animano buona parte della politica americana e lo fa attraverso una struttura filmica precisa, scorrevole ed efficace. Il merito è soprattutto di una sceneggiatura da manuale basata su ricerche accurate: Rod Lurie ha un passato come giornalista di cronaca, nonché temutissimo critico cinematografico per la KABC Radio a Los Angeles. La sua esperienza giornalistica nel mondo dello spettacolo è alla base del libro Once upon a Time in Hollywood, dove Lurie si occupa degli scandali e dei delitti realmente accaduti a Hollywood. Con THE CONTEDER il regista descrive, senza malizia, i retroscena del mondo politico post-clintoniano e ripercorre il complesso processo di valutazione a cui è sottoposto un aspirante vice-presidente negli Stati Uniti. Nelle elezioni indirette il candidato, scelto dal presidente, deve passare attraverso una commissione che ne giudica l'integrità e la competenza: il film è una riflessione su tale modalità di giudizio secondo il motto biblico: " Non giudicare se non vuoi essere giudicato". Il risultato è una pellicola girata essenzialmente in interni (tribunali, uffici, la Casa Bianca) popolati da personaggi eleganti che si rassomigliano tutti nei loro abiti scuri, nei volti puliti ed ammiccanti: uno spaccato interessante sulle dinamiche sotterranee del potere. THE CONTENDER mostra le tappe attraverso cui si costruisce un impeachment a sfondo sessuale ed è un chiaro riferimento al caso Lewinski; Lurie si schiera apertamente a fianco dei Democratici, cosicché nel film la parte dei "cattivi" è incarnata da Rebubblicani e conservatori. Probabilmente sarebbe stato impossibile fare un film del genere senza prendere nettamente posizione, in questo caso il regista porta avanti una campagna a favore delle pari opportunità, dell'aborto e contro la pena di morte: ciascuno è responsabile, ma non colpevole delle sue scelte. In particolare il film mostra come le trasgressioni sessuali di una donna, la protagonista, siano tuttora più colpevolizzate rispetto a quelle di un uomo. Diversamente dagli europei, gli americani danno molto peso all'integrità morale di un personaggio politico la cui immagine mediatica, così come la sua vita privata, vengono sezionate e giudicate da un pubblico moralista ed impressionabile. Si tratta di una società complessa, dalle mille contraddizioni, che spesso si aggrappa ad un capro espiatorio per non cadere nel baratro; probabilmente non è un caso che la direzione del festival abbia voluto proiettare, nella stessa giornata, THE CONTENDER e PARADISE LOST, il bellissimo documentario di Joe Berlinger sulla brutale uccisione di tre bambini in Arkansas