DVD
DRAMMATICO
ANNO:
REGISTA: BRYAN SINGER
ATTORE 1: BRAD RENFRO
ATTORE 2: IAN MCKELLEN
CASA PRODUZIONE: COLUMBIA
DURATA: 0 min
Probabilmente «L'allievo» sarà, col senno cinematografico di poi, il film più terrorizzante fra i molti ispirati dallo scrittore best seller Stephen King. Che qui racconta, entrando nel sottosuolo della coscienza, non una stoffa di ordinaria paranormalità, ma l'esperienza di un teenager americano di provincia, interessato a saperne di più sull'Olocausto, che scopre nel suo vicino di casa, sotto l'aria del buon nonno e con falso nome, un ex gerarca nazista. Lo scopre e lo ricatta, per farsi sadomasochisticamente raccontare l'esperienza diretta dei campi di sterminio, magari con la complicità teatrale di una vecchia divisa. Ma il rischio è che il Male lo contagi, che passi di padre in figlio, che sia impossibile da estirpare: è questo che suggerisce il finale, dopo che il dramma sarà sfuggito al controllo. Perché il film non ha pretese storiche, ma va più in là: come «Il servo» di Losey, è una stoffa a doppia faccia sul rapporto padrone-servo, sulle dinamiche del controllo psicologico, tanto che lo straordinario Ian McKellen evidenzia compiaciuto come il vecchio riprenda gusto a travestirsi da SS e addirittura batte i tacchi, come neppure King, pur abituato agli onori, aveva osato immaginare. A metà strada tra un giallo (c'è il morto con la sua brava inchiesta) e il dramma sull'infanzia di un capo, per dirla con Sartre, «L'allievo» è un ottimo modo per lanciare l'allarme su quel ventre che genera sempre mostri. Per di più il regista Singer se ne intende di Maligni e l'adolescente Renfro ha la giusta carica di ambiguità per risultare seducente, allievo d'una materia senza nome.