SCHEDA PRODOTTO
THE RAID REDENZIONE
BLURAY
ANNO: 2013
REGISTA: SERBUAN MAUT
ATTORE 1: IKO UWAIS
ATTORE 2: JOE TASLIM
CASA PRODUZIONE: EAGLE
DURATA: 101 min
na squadra speciale della polizia prende d\'assalto il condominio-fortezza di un signore della droga, anche se si rende conto ben presto di essere attesa dai criminali. E l\'accoglienza non è delle migliori. Regista gallese (di nascita), ma l\'Europa e la sua antica e obsoleta concezione di action finisce lì. Gareth Huw Evans va in Indonesia, come Brian Yuzna prima di lui, in cerca di manodopera a basso costo e voglia sincera di cinema di genere, per confezionare un exploitation \"bestiale\", nel miglior senso che si possa attribuire al termine. The Raid - la traduzione letterale del titolo indonesiano è Death Invasion - non è solo una scarica di piombo e sangue dall\'elettroencefalogramma rigorosamente piatto, è un prodigioso compendio di quel che un B-movie post-tutto dovrebbe essere. Con lo spirito che albergava nelle grindhouse di tarantiniana memoria, lo scontro cruento tra poliziotti (buoni) e narcotrafficanti (cattivi) offre al suo pubblico di riferimento tutto quel che si può desiderare, attraverso ingenti dosi di arti marziali che sorpassano a destra l\'ipercinetica di Ong Bak 2. Ma dove Jaa si fermava alla perfezione del gesto, dimenticando totalmente i cardini della narrazione, Evans costruisce un\'opera che ha il solo, umile, intento di tenere incollato lo spettatore davanti allo schermo. Iko Uwais ribadisce quanto ammirato in Merantau, debutto di Evans, e si propone come un nuovo prodigio della tecnica, mescolando nel suo silat - stile di arti marziali interamente indonesiano - il muay thai di Tony Jaa con colpi di estrazione eterogenea: minimo il ricorso della regia a espedienti di montaggio e ralenti. Atmosfera (molto) vagamente carpenteriana e struttura da videogame, con \"mostri di fine livello\" d\'ordinanza e ambientazioni al servizio di duelli di qualità crescente. Che si assista in sala o dal divano di casa alle prodezze di guardie e ladri indonesiane, è come se l\'\"ohh\" di meraviglia o le grasse e disdicevoli risate di chi esulta per crani fracassati, frigoriferi esplosivi e machete impazziti fossero annessi in maniera inestricabile al film di Evans. Merito delle coreografie di Yayan Ruhian, che si riserva il ruolo di super-villain che accetta di sfidare lealmente, persino in inferiorità numerica, i super-poliziotti, riducendoli perlopiù a polpette. Come a suo tempo per lo storico Born to Fight tailandese, The Raid è il nuovo termine di paragone per l\'action movie indonesiano e non solo, caposaldo di un cinema di stuntmen che non si vergogna di elencare innumerevoli massaggiatori e fisioterapisti nei titoli di coda.